Chiuso a seguito della soppressione napoleonica delle confraternite, fu riaperto nel 1814; nel secolo scorso subì due interventi di restauro. Particolare interesse riscuote la facciata scenografica, il cui portale è sovrastato da una finestra sagomata con balaustra e da tre statue in marmo dello scultore veronese Angelo Finali, rappresentanti le tre virtù (Fede, Speranza e Carità). L’interno è costituito da un unico vano, arricchito da balaustre ed eleganti stucchi. L’altare, in stucco ottocentesco, è opera della bottega del Tondelli. Nell’abside è custodito l’affresco del miracoloso, santissimo crocefisso che rappresenta “Cristo Crocefisso con la Vergine Addolorata inginocchiata ai suoi piedi”.
L’ultimo intervento di restauro nel 2018, a cura dell’Arch. Paolo Bedogni, ha interessato la facciata e ne ha riportato alla luce i colori originari. Nel 2011 la Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, ha concesso in uso l’oratorio alla comunità rumena di culto ortodosso. Comments are closed.
|
42195 METRI DI REGGIO EMILIACuriosità riguardanti parti della città che potrai scoprire correndo la nostra splendida Maratona. Categorie
Tutti
|